Il piacere della lettura
Biblioteca: il piacere della lettura
la biblioteca Valentina Melchionda costituisce il centro della ricerca didattica ed educativa della scuola. Per avvicinare gli alunni al piacere della lettura, si attiveranno attività da definire in accordo con docenti e istituzioni esterne alla scuola, anche collaborando con la Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Biblioteca in classe, redazionevlog, ScopriRete, Festa del Libro, gare di lettura/scrittura, incontro con autori).
la biblioteca Valentina Melchionda costituisce il centro della ricerca didattica ed educativa della scuola. Per avvicinare gli alunni al piacere della lettura, si attiveranno attività da definire in accordo con docenti e istituzioni esterne alla scuola, anche collaborando con la Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Biblioteca in classe, redazionevlog, ScopriRete, Festa del Libro, gare di lettura/scrittura, incontro con autori).
Perchè il piacere di leggere? Quando provo a portare la scrittura e i libri in aula, spesso devo recuperare anni in cui a scuola la lettura è stata scambiata per noioso dovere, per anticaglia da dimenticare, per obbligo ministeriale, dove la conoscenza storica spesso ha annullato l’esperienza estetica.Davanti a me ho ragazzi che non hanno mai avuto i libri come compagni, come strumenti di conoscenza e di confronto o come stimoli creativi.
Ci sono ragazzi che credono i libri una questione solo scolastica, solo per pochi, solo per gli altri.
Ci sono infine studenti che dichiarano quanto poco siano stati aiutati nel trovare il libro giusto, che cambiasse il loro punto di vista.
In aula vedo volti e gesti che cercano velocità, ritmo e cambiamento continuo, che sono facili alla distrazione e alla noia.
Ma non appena si inizia a leggere un testo, quei volti e quei gesti sanno arrestarsi, sanno stare e si mettono in ascolto di parole, la cui bellezza interrompe i pensieri e arresta le distrazioni.
L’esperienza estetica della bellezza della parola di un racconto è, per me, lo strumento d’eccellenza per portare i libri tra i ragazzi e nelle scuole.
Non tolgo valore alle analisi storiche e critiche che l’insegnamento della letteratura implica, ma spero in aule che si trasformino in palcoscenici, in professori che si trasformino in protagonisti palpitanti per le emozioni che i testi amplificano.
Ci sono ragazzi che credono i libri una questione solo scolastica, solo per pochi, solo per gli altri.
Ci sono infine studenti che dichiarano quanto poco siano stati aiutati nel trovare il libro giusto, che cambiasse il loro punto di vista.
In aula vedo volti e gesti che cercano velocità, ritmo e cambiamento continuo, che sono facili alla distrazione e alla noia.
Ma non appena si inizia a leggere un testo, quei volti e quei gesti sanno arrestarsi, sanno stare e si mettono in ascolto di parole, la cui bellezza interrompe i pensieri e arresta le distrazioni.
L’esperienza estetica della bellezza della parola di un racconto è, per me, lo strumento d’eccellenza per portare i libri tra i ragazzi e nelle scuole.
Non tolgo valore alle analisi storiche e critiche che l’insegnamento della letteratura implica, ma spero in aule che si trasformino in palcoscenici, in professori che si trasformino in protagonisti palpitanti per le emozioni che i testi amplificano.